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Politica di vicinato: dalla cooperazione alla governance

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Fonte: ANSAmed

Nonostante gli effetti della crisi economica, l'Unione europea si conferma leader negli scambi commerciali con i Paesi partner della sponda Sud del Mediterraneo. Primo partner per Israele, Egitto, Tunisia, Marocco e Libano, si piazza al secondo posto nel caso della Giordania, subito dopo l'Arabia Saudita. Questi alcuni dati emersi dall'ultimo bilancio presentato a Bruxelles sui dodici Paesi interessati dalla politica di vicinato, dal Sud del Mediterraneo all'Europa dell'Est, nell'arco di cinque anni. Quella della politica di vicinato €œè una partnership per le riforme, per diffondere stabilità  e prosperità € ha spiegato Stefan Fule, commissario europeo responsabile.

cooperazioneIl Mediterraneo è un'area di interesse chiave per l'Europa e negli ultimi anni Israele, Giordania, Egitto, Tunisia e Autorità  palestinese hanno chiesto di portare le relazioni ad un livello pi๠stretto, con il cosiddetto ''status avanzato'', ad oggi ottenuto solo dal Marocco. Nel quadro complessivo, Bruxelles non registra nei Paesi partner, perà², progressi sufficienti nel campo dei diritti fondamentali e molto rimane da fare in termini di riforme del sistema giudiziario e amministrativo. Sul fronte economico, sono stati negoziati accordi commerciali sui prodotti agricoli con Egitto, Israele e Marocco, mentre sono in corso quelli per la liberalizzazione dei servizi e il diritto di stabilimento con Marocco, Tunisia, Israele ed Egitto.

Dal 2008, un regime di libero scambio sui prodotti industriali è stato raggiunto con la Tunisia. Quanto ai trasporti aerei, dopo l'accordo con il Marocco e poi con la Giordania, ora sono in corso trattative con Israele, Libano, Tunisia, mentre si guarda a futuri negoziati con l'Algeria. A lungo termine, l'obiettivo rimane quello di creare un'area di libero scambio fra Ue e Paesi partner del Mediterraneo.

Ecco alcuni dati del rapporto:
ISRAELE: limitati progressi nel processo di pace in Medio Oriente hanno influenzato il processo di avanzamento delle relazioni con l'Ue. Continuano negoziati sullo spazio aereo comune e direttrice Haifa-Trieste è stata selezionata per progetto pilota delle ''autostrade del mare''.
TERRITORI PALESTINESI: capacità  di attuare riforme limitata dall'occupazione israeliana, blocco di Gaza e divisione fra Cisgiordania e Gaza. Pil reale sotto il livello di dieci anni fa, con l'80% della popolazione sotto livello povertà  in striscia di Gaza.
MAROCCO: il 2009 ha segnato il rafforzamento del partenariato, ora la sfida per il 2010 è realizzare impegni assunti nel quadro dello statuto avanzato, specie in materia di regole e riforme, come quelle della Giustizia.
EGITTO: preoccupazioni sul fronte della realizzazione di riforme per democrazia e diritti umani, importanti per un avanzamento delle relazioni con l'Ue. Continuano negoziati sulla liberalizzazione dei servizi.
TUNISIA: persistono difficoltà  nell'ambito della governance e dello Stato di diritto, oltre che sul rispetto dei diritti umani. àˆ il Paese pi๠avanzato per la realizzazione di un'area di libero scambio, dopo lo smantellamento delle tariffe doganali per i prodotti industriali.
LIBANO: nel 2009 progressi molto lenti sulle riforme politiche, sociali ed economiche. Progressiva eliminazione delle tariffe doganali su prodotti industriali fino al 2014.
GIORDANIA: progressi sul fronte del rispetto dei diritti fondamentali, della trasparenza e la governance. Siglato accordo euromed a marzo 2010 per assicurare standard comuni nel trasporto aereo e la progressiva apertura di questo mercato.