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60 aziende italiane al 1° Forum bilaterale Italia-Marocco

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Fonte: ANSAmed

Logistica e rinnovabili: due settori ritenuti strategici dal governo marocchino per lo sviluppo del Paese. Due assi portanti attorno ai quali si svilupperà  la missione guidata dal viceministro al Commercio estero, Adolfo Urso, che lunedଠprossimo, a Rabat, vedrà  60 aziende italiane impegnate nel primo Forum bilaterale tra Italia e Marocco, organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico, Confindustria, Istituto nazionale per il Commercio estero e Simest. Durante la sua visita, il viceministro Urso incontrerà  i ministri marocchini dell'Industria e del Commercio, dei Trasporti e Infrastrutture, dell'Energia e degli Affari Economici. Sul piatto ci sono le gare d'appalto per la costruzione di importanti snodi infrastrutturali quali: il porto di Nador (il cui valore si aggira attorno ai 600 milioni di euro); lo stadio di Casablanca (200 milioni); il tunnel sotto la casbah di Rabat (40 milioni di euro); il programma autostradale complementare di 383 km che collegherà  Berrechid-Beni Mellal, Tit Mellil-Berrechid e El Jadida-Safi; l'ampliamento dell'asse Casablanca-Rabat (creazione della terza corsia) e il raccordo anulare di Rabat (150 milioni di euro). Dall'altro, si profila per le aziende italiane la possibilità  di partecipare alla realizzazione di 5 parchi solari che il governo del Marocco - che ha stanziato investimenti per 9 miliardi di euro €“ ha pianificato di costruire a Ouazarzate, Tarfaya, Laayoune Bojador e Ain Beni Mathar, in tutto 10 mila ettari di superficie. 

maroccoTra gli accordi economici che saranno siglati, Simest e Sie - società  marocchina di investimenti nel settore energetico - firmeranno un Memorandum d'intesa per la partecipazione al capitale sociale di joint venture italo-marocchine.

Nel 2009 i rapporti economico-commerciali con Rabat hanno fatto segnare un interscambio complessivo di 1 miliardo e 800 milioni di euro, con un saldo positivo a favore dell'Italia di 950 milioni di euro. Nei primi sei mesi di quest'anno, invece, il valore dell'interscambio complessivo è risultato pari a 969 milioni di euro, con un incremento del 11% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. A prendere parte alla missione, fra gli altri, Finmeccanica/Selex Sistemi Integrati, Enel, Trevi, Salini, Ceva Logitics, Ferrovie dello Stato, Italcementi, Telecom e le associazioni di categoria Federprogetti, Ance e Assafrica & Mediterraneo.

Questi i principali assi di sviluppo per le infrastrutture e i trasporti previsti dal governo di Rabat per il periodo 2010-2015: 
RETI STRADALI: Rafforzamento della rete autostradale del Paese. Entro il 2011 il Marocco mira a realizzare 1.420 km di autostrade, mentre entro il 2015 i chilometri saranno 1.800. Tra le tratte da costruire in questo quinquennio ci sono i 383 km di autostrade relativi alle tratte Berrechid-Beni Mellal, Tit Mellil-Berrechid, El Jadida-Safi e la Casablanca-Rabat per un investimento di 1167 milioni di euro. Previsto inoltre l'ammodernamento della rete viaria che collega Jebha a Tetouan (390 km), per un investimento complessivo di 550 milioni di euro, mentre per la creazione di una rete stradale nelle zone rurali del Paese, il governo ha stanziato 917 milioni di euro. Nelle zone agricole sono stati messi a cantiere finora 9.300 chilometri di strade, mentre altri 6.200 sono ancora da costruire. In tutto, lo Stato punta a raggiungere circa l'80% dei villaggi rurali entro il 2012.

FERROVIE: Il nuovo accordo di programma tra il governo e Oncf (Office National des Chemins de Fer du Maroc) per il periodo 2010-2015 prevede un investimento di 3 miliardi di euro, destinati in parte alla realizzazione della tratta ad alta velocità  Tangeri-Casablanca e all'ammodernamento dell'asse Kenitra-Casa, Fez-Oujda, Settat-Marrakech. Entro il 2035 il Marocco punta a coprire 1.500 km con l'alta velocità .

PORTI: Previsto il completamento del hub di Tangeri-Med 2 entro il 2012. Con 2,8 km di banchina, lo scalo potrà  accogliere 7 porta-container di grande tonnellaggio.

AEROPORTI: ammodernamento dello scalo di Casablanca, per un costo complessivo di 46 milioni di euro entro il 2012; ampliamento dello scalo di Marrakech grazie alla costruzione del nuovo terminal 3 (costo pari a 75 milioni di euro) che consentira' di portare a 6 milioni il numero di passeggeri in transito. Costruzione entro la fine del 2010 di un nuovo terminal nell'aeroporto di Oujda (per un investimento di 68 milioni). Entro il 2012 si prevede lo sviluppo degli scali di Rabat Sale', Essaouira, Fez, per un traffico stimato di circa 23 milioni di passeggeri all'orizzonte del 2012.

Secondo le previsioni del governo, entro il 2015 lo sviluppo della nuova strategia logistica consentirà  la creazione di 36 mila posti di lavoro e 95 mila a termine, la riduzione del 35% delle emissioni di CO2.