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Direttore Sebastiani: €œProtezione donne e bambine tra le priorità  dell'azione italiana€

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La protezione di donne e bambine da ogni forma di violenza è tra le priorità  dell'azione della Cooperazione italiana.

Lo ha detto il direttore generale della Cooperazione italiana allo sviluppo, Pietro Sebastiani, intervenendo durante la sessione conclusiva della conferenza sulla messa al bando delle mutilazioni genitali femminili, tenutasi martedଠalla Farnesina.

 

L'Italia, ha affermato Sebastiani, sostiene la risoluzione adottata dall'Assemblea generale dell'Onu nel 2012. Non a caso, €œabbiamo rinnovato il nostro sostegno al programma congiunto di Unfpa e Unicef, volto a contrastare tale pratica, con circa due milioni di euro nel 2016€; un impegno €œche si aggiunge ai circa 20 milioni che sono stati messi a disposizione nel corso di pi๠di un decennio di impegno italiano€. A questo, ha proseguito il direttore generale, si aggiungono il sostegno alle €œbuone pratiche€ realizzate dalle organizzazioni non governative e le iniziative bilaterali, quale il programma condotto a Gibuti per la formazione del personale sanitario sulle conseguenze delle mutilazioni per la salute delle donne.

 

Tutto ciಠ€œfa parte di un indirizzo strategico volto alla valorizzazione del ruolo delle donne e del loro empowerment, che continua ad essere centrale per la Cooperazione Italiana e che ha permesso di conseguire risultati importanti€. Per l'abbandono definitivo della pratica delle mutilazioni genitali femminili nel pi๠breve tempo possibile, cosଠSebastiani, €œoccorre un'attenzione costante alle crescenti dimensioni che questa pratica odiosa va assumendo, non solo nelle aree in cui essa è pi๠diffusa, ma anche in relazione alle migrazioni e ai contesti di emergenza. Proprio per rispondere a questa sfida €œl'Agenda 2030, per la prima volta nella storia delle Nazioni unite, ha incluso tra i propri obiettivi l'eliminazione delle pratiche nocive alla salute e al benessere complessivo delle donne€. Si tratta €œdi un risultato estremamente importante, che colloca la lotta alle mutilazioni genitali femminili tra le priorità  dell'azione interna ed esterna di ciascun paese, nonché della cooperazione internazionale nel suo complesso€.

 

Alla conferenza, organizzata dall'organizzazione non governativa €œNon c'è pace senza giustizia€, sono intervenuti anche il sottosegretario Benedetto Della Vedova, l'ex ministro degli Esteri e fondatrice dell'organizzazione internazionale €œNon C'è Pace Senza Giustizia€ per l'abolizione delle mutilazioni genitali femminili, Emma Bonino, e il segretario generale della Farnesina Elisabetta Belloni. Presenti anche numerosi rappresentanti di governi e organizzazioni africane, come il ministro per la promozione delle donne nigerino, Zeinabou Elback Adam, il ministro delle donne e della famiglia del Burkina Faso, Laure Zongo Hien, e il commissario per le questioni di genere della Cedeao. La conferenza rientra nel progetto BanFGM, finanziato nel 2014 dalla Cooperazione allo sviluppo italiana per il rafforzamento del quadro politico, istituzionale e giuridico volto alla messa al bando delle mutilazioni genitali femminili nei paesi dell'Africa francofona (Burkina Faso, Costa d'Avorio, Gambia, Guinea, Mauritania, Niger, Senegal).