Pubblicata dalla Commissione europea guida per i responsabili degli appalti pubblici
La Commissione europea ha dedicato agli operatori un'interessante guida sugli appalti pubblici per aiutare le amministrazioni e i beneficiari a gestire al meglio i fondi europei.
Il documento è disponibile in tutte le lingue europee, anche in italiano, sul sito Inforegio.
La guida è intitolata «Orientamenti per i funzionari responsabili degli appalti sugli errori pi๠comuni da evitare nei progetti finanziati dai Fondi strutturali e d'investimento europei» ed è stata resa pubblica lo scorso 2 febbraio.
Secondo la Commissione, lo scopo di questo documento è quello di fornire una guida ai funzionari pubblici che si occupano della gestione dei fondi strutturali europei e d'investimento europei (fondi SIE) - compresi quindi i fondi per l'operazione territoriale europea - aiutandoli a identificare ed evitare aree a potenziale rischio di errore e ad adottare le migliori pratiche nelle procedure di appalto pubblico, una frequente fonte di irregolarità nella gestione dei fondi.
Pur non fornendo un'interpretazione giuridica delle direttive UE, il documento costituisce per i funzionari che si occupano di appalti un utile strumento che, grazie a consigli pratici, li guida nelle fasi in cui gli errori sono pi๠frequenti e consente di gestire al meglio ogni situazione, in tutte le fasi principali della procedura.
Il documento presenta inoltre una serie di buone pratiche, esempi concreti, spiegazioni su temi specifici, studi di casi e modelli. Per facilitare l'uso della guida sono infine stati inseriti strumenti visivi, punti di allerta, elementi interattivi, link di riferimento ai testi legislativi, ai documenti e alle varie fonti di informazione.
La guida orientativa è uno degli elementi del piano d'azione in materia di appalti pubblici, nel quadro di una pi๠ampia iniziativa lanciata dal commissario per la Politica regionale Corina CreÅ£u per aiutare gli Stati membri e le regioni a migliorare il loro modo di investire e di gestire i fondi della politica di coesione
Fonte: Inforegio del 2 febbraio 2016