Slovenia: Pahor a Serracchiani, migliorare ancora relazioni con Italia
''Non aspettiamo, perchè nessun altro farà al nostro posto il lavoro che dobbiamo fare noi''. Questa l'opinione condivisa a Lubiana al termine di un incontro ufficiale, dal presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor e dalla presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. Pahor, esprimendo ''tutta la volontà politica di agire per migliorare ancora le relazioni tra l'Italia e la Slovenia'', ha sottolineato ''l'importanza della cooperazione transfrontaliera e l'opportunità rappresentata dalla comunità di lavoro Alpe Adria''.
Serracchiani, ricordando che ''il Friuli Venezia Giulia ha fatto una scelta molto chiara nel senso dell'apertura e delle relazioni internazionali, in primo luogo verso la Slovenia'', ha espresso ''piena disponibilità a collaborare, in particolare utilizzando gli strumenti di finanziamento offerti dall'Unione europea. Il Gect tra Gorizia e Nova Gorica è un esempio di buona collaborazione già avviato, ma anche uno strumento giuridico come l'Euroregione - ha rilevato - potrebbe essere molto utile per allargare e approfondire il campo di cooperazione''.
''Andare avanti è indispensabile - ha osservato Pahor - perchè l'obiettivo deve essere quello di risolvere i problemi, non farsi bloccare da loro. Quindi non fermiamoci qui ma - ha proposto - prevediamo altri meeting operativi, ad iniziare da settembre, dedicati ai problemi e alle opportunità da sfruttare''. Serracchiani, concordando che €œè giusto fare in fretta, anche per non perdere finanziamenti europei sui progetti di cooperazione Italia-Slovenia'', ha suggerito di ''aprire un dialogo sulla programmazione comunitaria 2014-20, pensando in particolare alle cose che ci interessano in comune, a cominciare da collegamenti ferroviari e ambiente''. Dopo aver espresso ''apprezzamento per la presa di posizione del Friuli Venezia Giulia contro il progetto di rigassificatore in provincia di Trieste'', Pahor ha concluso invitando a ''cercare i punti di consenso, lavorando in fretta e in buona fede per contrastare assieme i problemi della crisi''.