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Italia-Iraq, joint-venture tra imprese

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Rafforzare il partenariato tra Italia e Iraq per la reciproca crescita economica, che a Baghdad vuol dire ricostruzione dopo la guerra e nel nostro paese uscire dal tunnel della crisi. Con questo obiettivo si è svolto nei giorni scorsi alla Farnesina l'Iraq Trade and Investment Forum, organizzato da Unido per presentare le opportunità  di investimento in Iraq alle imprese italiane. In calendario anche 400 incontri d'affari tra imprese italiane e irachene.   

L'Italia punta a costituire joint-venture, ha spiegato il sottosegretario agli Esteri Staffan De Mistura, sottolineando che ''l'Iraq ha grandi risorse e gente in gamba'' e l'Italia, ''nonostante la situazione finanziaria non facile, ha la forza, l'energia e la capacità  enormi nelle sue imprese ed ha voglia di ripartire''. L'Iraq offre grandi possibilità  per i partner stranieri, ha raccontato il viceministro dell'Industria Mohamad Mohammad: posizione geografica di ponte tra Asia ed Europa, ricchezza di risorse naturali (minerali, gas e ovviamente il petrolio, di cui l'Iraq è il quarto produttore mondiale), una manodopera qualificata e la 'fame' di infrastrutture. Sul fronte energetico, ha aggiunto, l'obiettivo è di aumentare la produzione di greggio dai due ai dodici milioni di barili al giorno, mentre per quanto riguarda le pmi ''abbiamo un piano molto ambizioso''. 

La ''porta dell'Iraq'' si chiama Kurdistan, ha quindi spiegato ministro dell'Industria del governo regionale curdo Sinan Chalabi, puntualizzando che la sua è una delle regioni pi๠sicure del medio oriente, offre anche terreni agricoli fertili, acqua, un settore edilizio in forte espansione e possibilità  nel settore educativo (già  presenti venti università ). L'Italia è al fianco dell'Iraq sin dai primi momenti della caduta del regime, ha ricordato il direttore della Cooperazione Elisabetta Belloni, menzionando i 3,3 miliardi di euro in aiuti allo sviluppo. Il suo auspicio è che questa conferenza chiuda la fase di aiuti per inaugurare un ''partenariato italo-iracheno che si sostenga da solo, con una reciproca crescita''.