Assemblea dell'Associazione delle Ong Italiane, Cattai presidente

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L'assemblea dell'Associazione delle Ong Italiane (Aoi) ha eletto il suo nuovo presidente: si tratta di Gianfranco Cattai, dal dicembre 2009 a capo della Focsiv (federazione degli organismi di volontariato cattolici). Cattai - 63 anni, architetto, nato a Bordeaux in Francia - prende il posto di Francesco Petrelli. Vicepresidente dell'Aoi è stata eletta Silvia Stilli (Arci).

"La presidenza dell'Aoi è un servizio che assumo con profondo senso di responsabilità , in un momento in cui le nuove sfide del nostro tempo richiedono una cooperazione pi๠moderna che chieda alle politiche nazionali e locali coerenza di impostazione e che valorizzi il patrimonio di esperienze e relazioni almeno quarantennale delle ong italiane" ha commentato Cattai. Per affrontare queste sfide, con questa elezione l'assemblea incarica il nuovo coordinamento "di esplorare nuove formule aggregative con quante delle ong italiane di solidarietà  e cooperazione internazionale, nel rispetto delle pluralità , vorranno esprimere una rappresentanza unitaria mediante un proprio portavoce".

"Il fatto che il governo Monti abbia un ministro della Cooperazione e Integrazione - si afferma in una nota - va esattamente in tal senso: non solo ci trova convinti, ma è proprio nella direzione che da tempo molti di noi auspicano. Coerentemente, quindi, al fatto che l'innovazione necessita inevitabilmente di momenti di sintesi e convergenza, l'assemblea dell'Aoi ha deciso di fare la propria parte".

Gli auguri al nuovo presidente Cattai, e apprezzamento per la sua volontà  di esprimere una rappresentanza unitaria, arrivano dal ministro della Cooperazione internazionale e dell'Integrazione, Andrea Riccardi, in un messaggio di congratulazioni. "Caro presidente - scrive Riccardi - le formulo gli auguri di buon lavoro per l'importante incarico al quale è stato chiamato, in un momento non facile per il mondo della cooperazione internazionale. Ho avuto modo di leggere le sue dichiarazioni  di insediamento e ho apprezzato in particolare il passaggio in cui Ella esprime la volontà  del mondo complesso delle Ong di coordinarsi e integrarsi per esprimere una rappresentanza il pi๠possibile unitaria. Ciಠconsentirà  di rendere pi๠fluidi i rapporti con le istituzioni e il governo, ma anche di far diventare pi๠autorevole la voce delle Ong, con il risultato di rafforzare notevolmente il sistema della cooperazione italiana".