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Libia, sbloccati 500milioni per gli aiuti

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Fonte: CooperazioneAlloSviluppo.Esteri.it

A Parigi si è svolta la conferenza degli €Amici della Libia€. 63 delegazioni, una ventina delle quali non hanno ancora riconosciuto il Cnt, hanno deciso lo scongelamento immediato di beni del regime per 15 miliardi di dollari, pari a 10,5 miliardi di euro, e lanciato un appello forte al Consiglio nazionale transitorio affinché promuova la riconciliazione nazionale. Alla riunione hanno partecipato 13 capi di Stato, 18 capi di governo e 18 ministri o alti funzionari. Presenti anche i responsabili di 8 organizzazioni internazionali, dall'Onu alla Lega Araba, Ue, Organizzazione della Conferenza Islamica, Unione Africana, Nato.

Per la prima volta a pieno titolo sono stati invitati i ribelli del Consiglio Nazionale Transitorio. Il Consiglio della Ue, con il consenso dell'Italia, ha deciso di rimuovere le sanzioni che bloccavano le attività  di 28 società  libiche. Lo 'scongelamento' riguarda sei porti ed una serie di compagnie petrolifere e banche. La decisione dell'Ue è stata salutata con soddisfazione dalla Farnesina: si tratta di una decisione caldeggiata dall'Italia da tempo.

L'Italia è arrivata a Parigi con due conferme sugli impegni presi in Libia e per i libici. La riapertura dell'Ambasciata a Tripoli e un immediato potenziamento dei fondi sbloccati in aiuti per la popolazione che, dai 350 milioni già  annunciati la scorsa settimana, sono passati oggi a 500 milioni. Frattini, in un intervento sul quotidiano americano €˜'Wall Street Journal'', ha proposto che l'Unione Europea nomini un ambasciatore comune in Libia che possa coordinare gli sforzi dei paesi europei per sostenere la costruzione delle nuove istituzioni democratiche. Per il Ministro €una transizione di successo verso la democrazia richiederà  sia assistenza internazionale di lungo termine nel costruire istituzioni funzionanti, sia un enorme sforzo nell'addestramento di forze di sicurezza, quadri della pubblica amministrazione e manager d'affari€.