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Secondo bando Programma italo-albanese di Conversione del Debito

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Riferimento: IADSA/2013/01

Scadenza: 17 marzo 2014

 

Il Programma, che ha un importo complessivo pari a 20 milioni di euro (con il primo bando pubblicato a dicembre del 2012 sono stati finanziati 13 progetti su 92 proposte per un totale di 3,9 milioni di euro), si incentra su 4 settori:
1 - Istruzione e formazione tecnico-professionale;
2 - Sanità  pubblica di base e medicina preventiva e di emergenza;
3 - Inclusione sociale ed economica delle categorie vulnerabili;
4 - Generazione di occupazione e sviluppo sostenibile nelle comunità  rurali marginali.


Gli obiettivi specifici di questo secondo bando sono:
1 - Contribuire allo sviluppo della qualità  e dell'inclusione scolastica per garantire l'istruzione per tutti e ridurre i divari di genere;
2 - Promuovere l'istruzione e la formazione professionale in conformità  con le richieste del mercato del lavoro, al fine di contribuire allo sviluppo di una società  basata su conoscenze avanzate;
3 - Supportare il sistema pubblico di prima assistenza sanitaria per offrire buona qualità  ed efficacia dei servizi di base per migliorare la salute della popolazione, affrontando anche la disuguaglianza nella fornitura di servizi di assistenza sanitaria nelle zone rurali svantaggiate;
4 - Sostenere i programmi di prevenzione sanitaria (prevenzione oncologica per donne) e campagne di salute pubblica, comprese le iniziative di tutela della salute;
5 - Sostenere l'inclusione sociale delle persone a rischio di povertà  ed esclusione (ad esempio, persone con disabilità , minoranze, bambini, disoccupati di lunga durata, in particolare quelli con bassa e senza competenze, donne svantaggiate, ecc);
6 - Sostenere programmi di lavoro per i giovani, donne in difficoltà , persone con disabilità , rom ed egiziani.
7 - Incoraggiare i territori rurali per esplorare nuovi modi per diventare o rimanere competitivi al fine di superare la mancanza di opportunità  di lavoro.


Le domande possono essere presentate esclusivamente da Istituzioni pubbliche albanesi (a livello centrale o locale), individualmente o in partenariato con regioni, autorità  locali, ONG italiane o organizzazioni internazionali.