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Verso la costituzione di una Macroregione Adriatico-Ionica

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Fonte: Europuglia

Costruire la €œMacroregione Adriatico-Ionica€: la sfida è stata lanciata da Bari all'Europa, nel corso del convegno organizzato presso la Fiera del Levante dal Ministero degli Affari Esteri e dal Servizio Mediterraneo della Regione Puglia, insieme con la testata giornalistica L'interprete Internazionale, con il patrocinio del Comitato delle Regioni dell'Unione Europea e la collaborazione di Ansa Med e Radio Radicale in qualità  di media partner. L'iniziativa si inserisce nel quadro degli obiettivi di Lisbona, come ha sottolineato l'assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo, Silvia Godelli in apertura dei lavori, €œPer il Mediterraneo - ha aggiunto - ha un'importanza strategica perché rappresenta una delle possibili risposte alla crisi, un modo per alimentare, attraverso forme di co-sviluppo, le politiche di coesione interne ai Paesi Ue e quelle d'integrazione con i Paesi esterni, in particolare con la sponda balcanica€.

macroregioneL'evento ha visto la partecipazione di rappresentanti di tutte le regioni italiane bagnate dall'Adriatico e dallo Ionio, coordinati da Paolo Martini, direttore di Radio Radicale: tutti comunque concordi sulla necessità  di individuare alcune tematiche precise di interesse comune, come la costituzione di un itinerario portuale unico o la valorizzazione del turismo, al di là  delle differenze politiche e territoriali.

€œE' importante impegnarsi per costruire la Macroregione Adriatico-Ionica, ha spiegato Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, perché è importante che l'Europa riscopra il proprio mare, il Mediterraneo, di cui l'Adriatico è un architrave: da qui passa la costruzione dell'Europa del futuro, che metta al centro, in un mondo fondato sulla competizione, le virt๠della cooperazione€. €œUna strada tortuosa e difficile, come ha fatto notare Michele Iorio, vice presidente dell'Euroregione Adriatica e presidente della Regione Molise, specie in un'Europa che ha finora trascurato la politica mediterranea€.

Ma il percorso pare ormai avviato, almeno nelle intenzioni dell'UE, a sottolinearlo è intervenuta Mercedes Bresso, presidente del Comitato delle Regioni dell'Unione Europea, intervistata da Stefano Polli, responsabile area internazionale di Ansa, insieme ad Alfredo Mantica, sottosegretario di Stato al Ministero Affari Esteri. €œLe politiche regionali, €“ ha spiegato la Bresso €“ il principio di coesione territoriale, fondamentali nel concetto di €œmacro-regione€, stanno diventando gli obiettivi principali dell'UE: noi siamo la strada che l'Europa ha scelto per il suo futuro€. L'Adriatico-Ionio, ha fatto notare Mantica, ha tutti i requisiti per configurarsi come macroregione omogenea, per la quale sviluppare un approccio strategico fondato sulla similarità  e sulla comunanza di problemi, opportunità  e prospettive. Una macroregione in grado di interagire e creare sinergie con altre macroregioni€. Sarebbe infatti la terza del continente, dopo quella del Mar Baltico e quella Danubiana, ben 600 mila chilometri quadrati con circa 100 milioni di persone.